L’ articolo 21 della Legge 328 del 2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, stabisce:
“lo Stato, le regioni, le province e i comuni istituiscono un sistema informativo dei servizi sociali per assicurare una compiuta conoscenza dei bisogni sociali, del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali e per poter disporre tempestivamente di dati e informazioni necessari alla programmazione, alla gestione e alla valutazione delle politiche sociali, per la promozione e l’attivazione di progetti europei, per il coordinamento con le strutture sanitarie, formative, con le politiche del lavoro e dell’occupazione”.
La L. 328/2000 demanda agli enti locali territoriali la gestione dei servizi: ai comuni il compito di organizzare e gestire i servizi sociali in accordo con le attività di indirizzo, monitoraggio e controllo svolte da Regione e Provincia.
Il sistema di protezione sociale è orientato ad offrire sostegno ed aiuto alle persone durante tutto il ciclo di vita, la legge indica i livelli minimi essenziali di servizio la cui presenza è obbligatoria su tutto il territorio nazionale e nei diversi contesti territoriali.
A tale scopo, lo strumento previsto per facilitare la realizzazione degli obiettivi e coordinare le politiche territoriali è il Sistema Informativo Sociale.
Nel contesto normativo degli ultimi 10 anni si inseriscono vari fattori: l’invecchiamento della popolazione, i rapidi cambiamenti avvenuti negli ultimi anni nella struttura sociale italiana e negli equilibri internazionali dovuti ai flussi migratori, e per ultimo le conseguenze dovute alla crisi globale.
Il sistema dei servizi socio-sanitari ed educativi è quindi, necessariamente, in rapida evoluzione, con servizi che si misurano con nuove esigenze e nuovi bisogni dei cittadini, per i quali si rendono necessarie risposte più flessibili nonché economicamente sostenibili.