Tramite questa pagina potrai consultare ed analizzare le varie pratiche di validazione delle competenze realizzate in progetti di diversa natura.

E’ possibile effettuare ricerche specifiche in base a diversi parametri impostabili come ad esempio: contesto, territorio, settore economico, soggetti che offrono il servizio.

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Elenco pratiche di validazione

Progetto di Ricollocazione dei lavoratori del salotto in prov di Matera

Progetto di riqualificazione del personale in cassa integrazione nel settore del mobile e del salotto della Provincia di Matera anche attraverso la validazione degli apprendimenti formali e non formali al fine di accrescerne l’occupabilità e la mobilità professionale.

UNI.SYSTEM.LO Unified System for transparency and transfer of Learning Outcomes

Il progetto Unified System for transparency and transfer of LOs (Uni.System.LO), finanziato nell’ambito del programma europeo Leonardo da Vinci – TOI – Trasferimento d’Innovazione – trasferisce un modello costruito e sperimentato dalla Provincia di Treviso e dal Centro di Formazione Professionale “Lepido Rocco” con l’azione di sistema della Regione Veneto DGR n. 1758/2009 – per riconoscere, valutare e certificare i risultati di apprendimento (LO – Learning Outcomes) acquisiti in tutti in contesti (formali, non formali ed informali), sperimentando i due livelli di adozione e implementazione: governance e attuazione operativa nei servizi.

Tale azione di trasferimento ha coinvolto gli operatori ai vari livelli di responsabilità dei servizi formativi e del lavoro e cittadini interessati a percorsi di riconoscimento, valutazione e certificazione di competenze comunque acquisite.

VALID.O –– validare per l’occupabilita’

Il progetto Interreg VALID.O – promosso dalla Provincia di Lecco – ha sviluppato un modello per la sperimentazione di procedure per il riconoscimento e la validazione/certificazione di competenze professionali nei settori dell’edilizia e turistico alberghiero che utilizza la metodologia francese VAE (validation des acquis de l’expérience). Finalità del progetto era promuovere la trasparenza del mercato del lavoro insubrico nei settori caratterizzati da un forte interscambio transfrontaliero, mappando i profili emergenti e le relative competenze richieste e offrendo ai lavoratori la possibilità di validare tali competenze anche laddove acquisite in contesti informali e non formali, come parte dei servizi offerti dai centri per l’impiego provinciali.

FBA – valutazione delle competenze nei percorsi di apprendistato nel settore assicurativo

Il Fondo Banche e Assicurazioni (FBA) ha realizzato e sta attualmente sperimentando un dispositivo di valutazione delle competenze in esito ai percorsi di apprendistato finalizzato a valutare annualmente le competenze acquisite dall’apprendista – attraverso il percorso formativo e on the job – al fine della loro registrazione nel Libretto Formativo. Il dispositivo utilizza come standard di riferimento i ruoli indicati dal settore Assicurativo nell’Accordo tra le Parti Sociali per l’apprendistato professionalizzante per i quali FBA ha mappato le competenze utilizzando l’approccio EQF e descrivendone i risultati di apprendimento. Con questi parametri FBA ha costruito uno strumento di misurazione dei risultati attesi di un percorso formativo, denominati learning outcomes, che divengono il perno della valutazione del percorso formativo e dell’esperienza sul campo.

Correlare – FEI 2011

Nell’ambito del progetto Correlare FEI 2011 gestito dalla Provincia di Cremona e cofinanziato dall’Unione Europea, è stata promossa la conoscenza e condivisione delle metodologie e delle pratiche di VAE (Validazione degli Apprendimenti Esperienziali) applicate al riconoscimento di competenze acquisite dai cittadini stranieri in ambito formale, non formale e informale. Il certificato delle competenze è stato rilasciato ai cittadini

Rivaluta

Il progetto RIVALUTA offre un servizio specifico per accompagnare le persone immigrate a svolgere un percorso individuale di riappropriazione delle proprie competenze finalizzato alla loro valorizzazione e riconoscimento, e nella misura del possibile, alla loro certificazione e riutilizzo. Il progetto, co-finanziato dal FEI (Fondo Europeo per l’Integrazione dei cittadini di Paesi terzi) è teso a favorire l’accompagnamento delle persone immigrate a svolgere un percorso individuale di riappropriazione delle proprie competenze acquisite in contesti non formali e informali. Partner del Progetto Rivaluta, che avrà termine alla fine del prossimo giugno, sono: il Comune di Genova (capofila), il Job Centre di Genova, il Comune di Savona, la Cooperativa la Comunità e Arci Liguria.

EXTRATALENT.- Certificazione delle competenze lavorative e formative

Extratalent è un progetto finanziato dal Ministero dell’Interno – Fondo Europeo per l’Immigrazione.

L’iniziativa vede come capofila la Provincia di Modena, con la collaborazione delle Province di Ferrara, Forlì Cesena e Parma. Essa ha come obiettivo quello di offrire a lavoratori immigrati extracomunitari l’opportunità di poter ottenere un attestato, riconosciuto a livello regionale, delle competenze che sono state sviluppate e ottenute in passato attività di aggiornamento o formazione professionale, oppure durante passate attività lavorative, sia in Italia che all’estero.

PATRENTO – Interventi per favorire l’apprendimento permanente e la certificazione delle competenze

Attraverso la certificazione delle competenze acquisite dalla persona nella sua storia di vita, di studio e di lavoro, nel rispetto delle attitudini e delle scelte individuali, la Provincia Autonoma di Trento garantisce il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze, al fine di assicurare alla persona la partecipazione attiva e consapevole nella società e nel lavoro, l’autorealizzazione, la coesione sociale e il dialogo interculturale. Il progetto prevede il coinvolgimento di numerosi attori, quali: istituzioni scolastiche e formative, università sistema della formazione professionale servizi per l’impiego, istituzioni culturali, ordini e i collegi professionali, associazioni di categoria, camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, imprese, organizzazioni sindacali, soggetti della cooperazione e dell’associazionismo.

APPLICA CERTO

Il progetto “APPLICA CERTO” consiste nella sperimentazione di azioni di riconoscimento e certificazione dei saperi e delle competenze con il coinvolgimento dei docenti delle scuole professionali. Gli obiettivi primari del progetto comprendono la formazione dei docenti al riconoscimento e valutazione delle capacità degli studenti. Il progetto, finanziato da Regione Lombardia e gestito dalla Fondazione Politecnico di Milano, ha coinvolto 77 docenti dei centri accreditati per la formazione in DDIF della Provincia di Milano.

Progetto IDEAL (Gruntvig) – trasferire e condividere la metodologia francese per la VAE

L’Università degli Studi di Genova partecipa al progetto Grundwig IDEAL – Identifier, Evaluer et Valider, cofinanziato dalla Commissione europea e realizzato in collaborazione con una rete di Università partner: Università della Bretagna Occidentale – Francia, Università Libera di Bruxelles – Belgio, Università di Šiauliai – Lituania, Università di Lisbona – Portogallo, Università di Rennes 2 – Francia.

Il progetto IDEAL si prefigge due obiettivi. In primo luogo, mira a trasferire e condividere la metodologia francese per la Validation des Acquis de l’Expérience (VAE), in particolare per far fronte alla notevole mancanza di insegnanti riscontrata in alcuni paesi europei, riducendo il periodo di formazione degli adulti che, avendo già maturato un’esperienza sul campo, intendono riprendere il percorso formativo finalizzato al conseguimento del titolo. In secondo luogo, il progetto mira a testare e applicare questa metodologia nel campo della formazione continua degli insegnanti.

Nell’ambito del progetto l’Università di Genova sta sperimentando il modello francese, cercando di tradurre l’esperienza professionale pregressa della persona in termini di crediti universitari per fornire la possibilità di inserirsi in percorsi universitari personalizzati per l’acquisizione della laurea.

…Fondata sul lavoro

“… Fondata sul lavoro” è un progetto promosso dalla Regione Puglia attraverso il Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi 2007-2013. Nell’ambito dell’iniziativa, infatti, il Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione attraverso il CAP – Centro per l’Apprendimento Permanente – ha avviato lo studio e la sperimentazione di nuovi servizi di validazione delle competenze informali, di riconoscimento dei titoli di studio acquisiti dagli immigrati nel proprio Paese di origine e dei crediti formativi universitari spendibili per l’accesso ai corsi di laurea triennali dell’Ateneo barese. Inoltre, attraverso il Job Center aperto a Foggia, la cooperativa Medtraining, l’associazione Paser e l’associazione Mondo Nuovo hanno offerto servizi di orientamento, bilancio di competenze, ricerca attiva del lavoro e consulenza per la creazione d’impresa, rivolti a cittadini immigrati.

Sistema Universitario Veneto per la Mobilità Professionale e Formativa

In coerenza a quanto definito in materia di dispositivi europei sugli apprendimenti non/informali il progetto dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, finanziato dalla Regione con fondi europei, mira a identificare, grazie ad una analisi delle migliore pratiche ed esperienze a livello regionale, nazionale ed europeo, un sistema di riconoscimento e certificazione degli apprendimenti non e in-formali che vedono il sistema universitario come propulsore. Il progetto si concentra su tre target:

i. coloro che vogliono essere coinvolti nel processo di alto apprendistato e quindi, lavorando, intendono acquisire un titolo di studio vedendosi riconosciuti i propri apprendimenti

ii. laureati inoccupati e disoccupati che possano entrare o rientrare nel mercato del lavoro grazie ad un processo di orientamento e counseling capace di riconoscere e validare competenze rapportandole e centrandole sulle necessità del mercato del lavoro.

iii. gli occupati che, inseriti in contesti aziendali, vogliano ottenere un convalida delle competenze acquisite spendendole sia nello sviluppo professionale che nell’accesso alle diverse opportunità formative in logica life-long-learning.

CerTICompetence – servizio per la “Certificazione delle competenze” in area TIC

Il servizio per la “Certificazione delle competenze” in area TIC ha come obiettivo la validazione dei risultati dell’apprendimento in area informatica e della comunicazione digitale, secondo i criteri dettati dalle Raccomandazioni del Parlamento Europeo, del Consiglio e della Commissione sull’attuazione del “Programma di lavoro Istruzione e Formazione 2010”. Il gestore di tale servizio è il raggruppamento Touch-M.E., costituito da soggetti rappresentanti i diversi settori nell’ambito TIC operanti in regione Campania.

Qing – Certificazione delle competenze degli ingegneri

Nel processo di armonizzazione dell’ Ingegneria Europea, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano si propone di valorizzare l’esperienza dei propri iscritti, convalidandone la competenza acquisita attraverso l’attività professionale esercitata in forma autonoma, o subordinata. A questo scopo l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano ha attivato il Progetto “Qing – Certificazione delle Competenze” degli iscritti, per la validazione delle competenze maturate nell’ambito delle esperienze professionali in Ingegneria Civile e Ambientale, Industriale e dell’informazione. Per la certificazione di tali competenze vengono coinvolti sia esperti del settore sia i membri del Consiglio dell’Ordine.

ARTIFEX – validazione delle competenze non formali nell’edilizia

Il progetto ARTIFEX – promosso da ECIPA SCARL – ha sviluppato e sperimentato un modello per il riconoscimento e la validazione delle competenze acquisite sul posto di lavoro nel settore edile. Tali competenze sono state mappate e descritte nell’ambito del progetto, attraverso l’osservazione e l’analisi dei processi di lavoro sul campo. Il dispositivo realizzato prevede la predisposizione di un dossier di evidenze e un assessment sul campo volto a verificare – tramite una prova specifica o l’osservazione di un processo di lavoro – le competenze in oggetto. Il progetto è stato finanziato nell’ambito del FSE tra le “Azioni di sistema per la realizzazione di strumenti operativi a supporto dei processi di riconoscimento, validazione e certificazione delle competenze”.

ARGO – Accreditare le Competenze non formali ed informali a Garanzia dell’Occupabilità

Il progetto ARGO ha elaborato e sperimementato un dispositivo di validazione degli apprendimenti pregressi finalizzato da un lato all’accesso al sistema di istruzione e formazione (IFTS, EDA, serali) attraverso il riconoscimento dei crediti e dall’altro alla valorizzazione delle competenze nel mondo del lavoro. Il progetto si è in particolare concentrato sulla mappatura dei profili nei settori assicurativo, vitivinicolo-agroalimentare e dello spettacolo, utilizzando le competenze identificate come linguaggio comune tra i sistemi del lavoro e dell’istruzione/formazione. Il progetto – coordinato dalla Fondazione Giacomo Rumor di Vicenza – è stato finanziato nell’ambito del FSE tra le “Azioni di sistema per la realizzazione di strumenti operativi a supporto dei processi di riconoscimento, validazione e certificazione delle competenze” ed era rivolto indirettamente a disoccupati e inattivi in un’ottica di rimotivazione e riqualificazione.

EDILMAP – Valorizzare le esperienze di apprendimento e favorire il riconoscimento di qualifiche e c

Il progetto Europeo Edilmap – promosso da Associazione SMILE – ha sviluppato e sperimentato un dispositivo di validazione e certificazione delle competenze relative alla sostenibilità ambientale (green jobs) nel settore edile, con la finalità di valorizzare – attraverso la certificazione – gli artigiani che operano con tecnologie nuove. Il dispositivo – sperimentato con 20 lavoratori della green economy in Lombardia, nelle Marche e in Canton Ticino – prevedeva la possibilità di validare e certificare le competenze relative a quattro profili “green” in ascesa ma non ancora validati a livello regionale (installatore e manutentore di impianti fotovoltaici; posatore di serramenti; installatore di sistemi “a cappotto”; capocantiere “green”) accedendo ad un esame finalizzato alla certificazione presso l’Icmq (Istituto di certificazione e marchio qualità per prodotti e servizi per le costruzioni).

INNOCHANGE – competenze per lo sviluppo in comunità High Tech

Il progetto INNO CHANGE – realizzato nel territorio di Venezia – ha sperimentato un modello per riconoscere e valutare sul campo le “competenze chiave” che accompagnano l’innovazione in azienda, coinvolgendo le realtà aziendali in un processo di analisi delle competenze strategiche per l’innovazione e valutando tali competenze nei lavoratori. La sperimentazione ha coinvolto 86 adulti occupati provenienti da aziende insediate all’interno del parco scientifico Vega a Marghera (Venezia) e nella Provincia di Venezia. Il progetto – coordinato da SIVE Formazione – è stato finanziato nell’ambito del FSE tra le “Azioni di sistema per la realizzazione di strumenti operativi a supporto dei processi di riconoscimento, validazione e certificazione delle competenze”.

INNOVAJOB – valorizzazione, messa in trasparenza e certificazione delle competenze dei lavoratori

Il progetto INNOVAJOB ha sperimentato un dispositivo di messa in trasparenza e certificazione delle competenze destinato ai lavoratori delle piccole e medie imprese del settore manifatturiero, metalmeccanico ed artigiano e degli inoccupati/disoccupati delle province di Venezia, Padova e Vicenza. Il dispositivo ha utilizzato il repertorio IFTS per i profili di i)Tecnico superiore per l’industrializzazione del prodotto e del processo;ii) tecnico superiore per la produzione; ii) tecnico superiore per il sistema qualità del prodotto e del processo. Il progetto – coordinato da Kantea Scrl – è stato finanziato nell’ambito del FSE tra le “Azioni di sistema per la realizzazione di strumenti operativi a supporto dei processi di riconoscimento, validazione e certificazione delle competenze”.

I Saperi dell’esperienza auto-imprenditiva e sociale

Il progetto – coordinato da MAG – società mutua per l’autogestione di Verona- ha messo a punto e sperimentato una metodologia per la messa in trasparenza delle competenze agite nelle cooperative sociali attraverso lo strumento del racconto. In questo approccio l’identificazione e la descrizione della competenza è parte integrante del processo di validazione degli apprendimenti. Il progetto – destinato a lavoratori delle imprese cooperative – è stato finanziato nell’ambito del FSE tra le “Azioni di sistema per la realizzazione di strumenti operativi a supporto dei processi di riconoscimento, validazione e certificazione delle competenze”.

TRACK – Transnational acknowledgement of work experience in foreign companies

Il progetto Europeo TRACK – coordinato da Regione Friuli Venezia Giulia – è finalizzato a definire un metodo per il riconoscimento e la certificazione delle competenze maturate nell’ambito di esperienze lavorative in imprese all’estero e verificarne l’adattabilità ai contesti produttivi attraverso una condivisione con le imprese. Il modello sperimentato è quello degli assessment center, ovvero di imprese sul territorio che si assumono l’onere di certificare le competenze del lavoratore in rientro da un’esperienza di mobilità, così da rendere riconoscibili, valorizzare e spendibili sul mercato locale le competenze acquisite. Il progetto – finanziato dal programma per l’apprendimento permanente della Commissione Europea e attualmente in corso – coinvolge nella sperimentazione un gruppo di aziende interessate ad assumere il ruolo di centri locali di certificazione nel territorio Friulano.

PROGETTO OCE’–ITALIA: Orientare e valorizzare le competenze di YPP manager attraverso il metodo VAE

Il gruppo Ocè Italia, azienda produttrice di stampanti, copiatrici, scanner e software dedicati, ha sperimentato nel 2010 un percorso di verifica delle competenze di un gruppo di 8 junior manager con l’intento di orientarli a percorsi di empowerment. Il progetto – realizzato dall’Istituto di Valutazione – ha utilizzato il modello VAE (validation des acquis de l’expérience )riadattandolo al contesto aziendale e sulla figura professionale del manager di divisione/dipartimento, attraverso la costruzione di un repertorio ad hoc delle principali “capacità” che descrivono l’ideal-tipo del “manager Océ-Italia” e che sono state oggetto di validazione e di costruzione dei percorsi formativi.

CertLab – Orientamento al lavoro e sostegno all’occupabilità

Il progetto “CertLab orientamento al lavoro e sostegno all’occupabilità”, cofinanziato dal Fondo Europeo per l’Integrazione dei cittadini di Paesi terzi e gestito dalla Provincia di Campobasso, si rivolge a cittadini extracomunitari regolarmente presenti sul territorio della Provincia di Campobasso con pregressa esperienza nel settore dell’agricoltura e nel settore dell’assistenza alla persona. In particolare si prevede il coinvolgimento di circa 70 badanti e 70 addetti all’agricoltura. Le attività progettuali prevedono le seguenti azioni: accoglienza, orientamento al lavoro di primo e secondo livello, percorso di certificazione delle competenze e scouting.

Sperimentazione del Libretto Formativo con persone coinvolte in processi di mobilità o CIG

Nel 2010 la Regione Lazio ha realizzato una sperimentazione del Libretto Formativo con un campione di 31 lavoratori beneficiari di ammortizzatori in deroga (cassa integrazione e mobilità) e dunque coinvolti in azioni formative promosse dalla Regione. La sperimentazione – finanziata con fondi regionali – è stata promossa con la finalità di individuare e sviluppare le condizioni attuative per l’estensione del “Libretto Formativo” (LF) ai lavoratori interessati da strumenti di politica passiva. Il modello sperimentato si articola in un processo iterativo di incontri con il candidato e lavoro di back office dell’operatore finalizzati all’identificazione delle competenze da validare all’interno del repertorio regionale, la produzione e la verifica del dossier delle evidenze, il rilascio del libretto formativo.

Sperimentazione del Libretto Formativo a favore del personale delle Forze Armate

Nell’ambito di un’iniziativa finanziata da Regione Lazio per la sperimentazione del Libretto Formativo, è stata realizzata un’azione di sperimentazione destinata ad un campione di 60 volontari delle forze armate. L’azione è stata realizzata nella prospettiva di favorire la riconoscibilità da parte del mercato del lavoro delle competenze acquisite dai militari in ferma prefissata e insieme la consapevolezza dei beneficiari circa le proprie competenze nell’ottica di una più consapevole ricollocazione professionale e/o rientro in un percorso formativo. L’approccio proposto si basa sulla correlazione tra le competenze acquisite nel contesto formativo ed esperienziale connesso agli incarichi ricoperti nelle forze armate e gli standard del repertorio regionale e il conseguente adattamento del format del LF e definizione della tipologia e configurazione delle evidenze militari.

Sperimentazione del Libretto Formativo in apprendistato – Regione Lazio

Nel 2010 la Regione Lazio ha realizzato una sperimentazione dello strumento del libretto formativo con un campione di 30 giovani assunti con contratto di apprendistato professionalizzante e inseriti in percorsi di formazione gestiti dagli Enti della Provincia di Roma, con la finalità di definire e costruire le condizioni che ne consentissero un utilizzo esteso nell’ambito dell’apprendistato professionalizzante, così come disciplinato dalla LR n.9/06.

Oggetto di registrazione erano le competenze relative al profilo di riferimento per l’esperienza di apprendistato in corso, identificato attraverso il colloquio individuale e messo in relazione con gli apprendimenti acquisiti nell’azione formativa.

Sistema di Certificazione Regione Umbria

La Regione Umbria ha formalizzato una procedura coerente con la validazione degli apprendimenti e la certificazione delle competenze attraverso la Direttiva regionale sul riconoscimento dei crediti (DGR 1429 del 03/09/2007 e la DGR n. 181 del 25/2/2008). La Legge regionale n. 7 del 15 aprile 2009 “Sistema formativo integrato regionale” ha poi introdotto il principio del riconoscimento degli apprendimenti non formali e informali quali crediti formativi o competenze acquisite, e l’uso del “Libretto formativo del cittadino”. Nell’Allegato A del DGR n. 51 del 18/1/2010 sul sistema regionale degli standard professionali, formativi, di certificazione e di attestazione sono infine elencati i principi di attestazione degli apprendimenti tra i quali risulta il rilascio di “attestazioni semplici per gli apprendimenti non formali ed informali”.

Sistema di valorizzazione e certificazione delle competenze Regione Sardegna

La Regione Sardegna, si è dotata di un Sistema regionale per la certificazione delle competenze con deliberazione G.R. n. 50/26 del 21.12.2012. Con la determinazione n. 29766/3990/F.P. del 25/07/2014, ha poi adottato un sistema per il riconoscimento delle competenze acquisite in ambito professionale ed extraprofessionale.

Sistema di Certificazione Regione Valle d’Aosta

La Regione Valle d’Aosta ha formalizzato una procedura coerente con la validazione degli apprendimenti e la certificazione delle competenze attraverso le Linee Guida del procedimento di certificazione delle competenze degli operatori della formazione professionale”: allegato alla deliberazione della Giunta Regionale n.302 in data 11 febbraio 2011.

Progetto assistito nazionale CPIA – Città di Milano

Il progetto assistito della rete “Città di Milano” si inserisce nell’ambito della applicazione della normativa che ridefinisce l’Istruzione degli Adulti (IdA) mediante l’organizzazione amministrativa e didattica dei Centri di Istruzione per gli Adulti (CPIA) compresi i corsi serali. Tra le azioni realizzate nell’ambito del progetto CPIA rientrano quelle di individuazione e validazione degli apprendimenti non formali ed informali.

Libretto di formazione per l’Apprendistato – Provincia di Ancona

La Provincia di Ancona, al fine di favorire il primo inserimento nel mondo del lavoro dei giovani ed aumentarne la professionalità e l’occupabilità mediante la fruizione di adeguati percorsi formativi, prevede che le competenze vengano registrate nel libretto formativo valorizzando sia l’apprendimento d’aula che quello acquisito in azienda.

Progetto FEI – Obiettivo Competenze: sportelli per la certificazione delle competenze dei migranti

Il progetto FEI-Fondo europeo per l’integrazione dei cittadini dei paesi terzi, nasce con l’obiettivo di favorire il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze degli immigrati, maturate fuori dai circuiti formali dell’istruzione e della formazione e spendibili ai fini della ricerca di occupazione. Il progetto, cofinanziato dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Interno, vede come capofila la Provincia di Grosseto e gli altri partner territoriali operanti a livello socio-economico e nel sistema dell’education.

Analisi delle competenze dell’imprenditore: dalla pratica alla certificazione

Il progetto: “Analisi delle Competenze dell’Imprenditore: dalla pratica alla certificazione” ha come obiettivo lo sviluppo di modelli, strumenti e processi per analizzare e validare le competenze chiave connesse all’ imprenditorialità. Il progetto ha visto la partecipazione attiva di molti attori socio-economici del territorio, si è articolato in due fasi: una di tipo quantitativo, finalizzata alla mappatura delle competenze imprenditoriali e una qualitativa finalizzata all’applicazione sperimentale del modello progettato in modo da poter rilevare e attestare le competenze imprenditoriali di soggetti di diversa provenienza ed esperienza lavorativa.

Skill-Inn: skills per l’innovazione

Il progetto Skill-Inn è finalizzato alla costruzione di un dispositivo per il riconoscimento delle competenze acquisite attraverso un processo di apprendimento non formale e informale. Il progetto è stato gestito da Confindustria Veneto SIAV Spa e ha visto la progettazione di un modello articolato su diversi steps metodologici (intervista strutturata per profilare il destinatario dell’intervento, acquisizione delle informazioni più rilevanti sulla persona (o persone) intervistate, individuazione delle competenze connesse soprattutto a processi di innovazione e associazione di un livello EQF per ogni competenza).

Riconoscimento apprendimenti non formali e informali in apprendistato

Confartigianato Veneto ha sviluppato e sperimentato un modello per il riconoscimento e la validazione delle competenze acquisite sul posto di lavoro dagli apprendisti veneti occupati nell’artigianato e nel terziario che svolgono in azienda l’attività formativa professionalizzante (Formazione Interna Assistita). Il modello proposto prevede l’intervento dell’ ente di formazione per la declinazione delle competenze e la predisposizione del piano di certificazione e dell’azienda in funzione di valutatore “interno”. La sperimentazione ha coinvolto 121 apprendisti e 119 aziende del settore artigiano e del terziario per un totale di 162 competenze identificate e descritte. Il progetto è stato finanziato nell’ambito del FSE tra le “Azioni di sistema per la realizzazione di strumenti operativi a supporto dei processi di riconoscimento, validazione e certificazione delle competenze”.

Identificazione e attestazione delle competenze per operatori della formazione

Il progetto – promosso da ELGA, Ente Lombardo Garanzia Lavoratori della Formazione Professionale (ente bilaterale della formazione professionale) – ha realizzato la validazione e certificazione degli apprendimenti esperienziali di 380 operatori della formazione professionale aderenti ad ELGA. Finalità dell’intervento era il riconoscimento formale (accreditamento, validazione, certificazione) dell’esperienza maturata dai singoli operatori nell’ottica della riqualificazione professionale richiesta dai recenti criteri di accreditamento regionale delle strutture della (ex DGR n.2298 del 7 Marzo 2008). L’attività di validazione ha avuto ad oggetto 4 profili specifici richiesti per l’accreditamento, che sono stati mappati per essere inseriti all’interno del Quadro Regionale degli Standard Professionali (QRSP). Il percorso di validazione ha adottato la metodologia VAE e si è articolato attraverso l’accompagnamento alla costruzione dei dossier di argomentazione personali; la validazione delle competenze contenute nei dossier e attribuzione di Crediti Formativi Universitari (CFU) per l’accesso a percorsi di alta formazione; la certificazione delle competenze acquisite attraverso il percorso da parte della Regione Lombardia, coerentemente con il sistema regionale di certificazione.

KVALUE – Key competences: Validating Adult Learners’ eDucational Experiences

Il progetto Europeo Kvalue – attualmente in corso – promuove, tra soggetti in condizioni di svantaggio, l’autovalutazione delle competenze acquisite in contesti di apprendimento informale come il lavoro, il volontariato, la famiglia e la vita comunitaria, attraverso l’utilizzo della metodologia del digital storytelling. Il progetto ha coinvolto 80 beneficiari, adulti e giovani in condizioni di svantaggio, in cinque paesi europei, attraverso i centri culturali e di educazione degli adulti, focalizzando il processo di autovalutazione sulle otto competenze chiave dell’apprendimento permanente così come formulate dal Parlamento Europeo. Il Progetto è finanziato dal programma per l’apprendimento permanente della Commissione Europea è realizzato da un partenariato transnazionale coordinato dall’Istituto Luigi Sturzo

FORTH – From non-FORmal and informal learning to a flexible Training system for Healthcare workers

FORTH è un progetto Europeo finalizzato a mappare le competenze degli operatori socio-sanitari (OSS) e definire le linee guida per il riconoscimento e la validazione degli apprendimenti informali e non formali della figura professionale dell’OSS, così da garantire un migliore accesso ai percorsi di formazione e promuovere un offerta più flessibile e personalizzata attraverso il riconoscimento dei crediti. I destinatari indiretti del progetto sono disoccupati o persone in transizione lavorativa, donne, stranieri per i quali il lavoro di OSS può rappresentare un’opportunità di ricollocazione professionale Il progetto ha coinvolto 33 oss nella definizione della mappa di competenze oggetto del processo di validazione e sviluppato un dispositivo di validazione che include l’elaborazione di un dossier, un assessment sul campo e l’osservazione tra pari. Il progetto – coordinato dall’ Istituto Regionale di Studi e Ricerca Sociale di Trento – è finanziato dal programma per l’apprendimento permanente della Commissione Europea.

Skills – metodologia alternativa per la validazione delle competenze nella cooperazione

Il progetto Europeo SKILLS (2008-2010) – coordinato da Federazione della cooperazione Trentina – ha sviluppato e sperimentato un sistema innovativo di formazione e di validazione dell’apprendimento non formale e informale nell’area dell’identità cooperativa, mappando e validando le competenze essenziali dell’agire cooperativo. Destinatari del progetto erano i managers, i soci e/o i lavoratori delle cooperative della Provincia di Trento ma anche disoccupati e studenti universitari in qualità di potenziali cooperatori. Il progetto è stato finanziato dal programma per l’apprendimento permanente della Commissione Europea.

SiQuCAE: Progetto Sistema di Qualità per la Certificazione degli Apprendimenti Esperienziali

Il progetto Europeo SiQuCAE, finanziato dal programma per l’apprendimento permanente della Commissione Europea, ha lavorato su un modello in grado di assicurare la qualità dei sistemi di validazione e certificazione delle competenze a partire dai descrittori della Raccomandazione EQARF del giugno 2009. In questo contesto, La Sezione Lavoro della Regione Veneto – partner italiano del progetto – ha sviluppato un’ipotesi di Modello Qualità del Sistema di validazione delle competenze acquisite in contesti non formali ed informali a partire dal proprio modello di governance. In particolare tale modello è stato strutturato a supporto del sistema di validazione delle competenze acquisite attraverso l’esperienza implementato a partire dal 2009 e centrato sulla costruzione del dossier delle competenze validate e il libretto formativo del cittadino. Il modello è articolato in tre aree di presidio qualitativo (Politiche, processi e metodi) declinate a loro volta in una serie di dimensioni chiave e livelli di governance (regione, organismi, risorse professionali).

RiCreARe – Riconoscimento Crediti e Accoglienza per la realizzazione di percorsi modulari per adulti

Il progetto RiCreARe – curato da INVALSI e finanziato dal MIUR – ha sviluppato e sperimentato un modello per il riconoscimento di crediti per i Centri di istruzione e formazione degli adulti nella prospettiva della personalizzazione dei percorsi di studio finalizzati all’ottenimento di un titolo di scuola secondaria di primo e secondo grado. Il modello sviluppato è funzionale a mettere in trasparenza e valorizzare le competenze sviluppate attraverso l’esperienza e gli apprendimento pregressi in relazione ai “Risultati di apprendimento” formulati a livello nazionale per l’istruzione degli adulti per i diversi assi culturali. Il modello prevede un percorso propedeutico che combina analisi degli apprendimenti pregressi (attraverso dossier documentale e assessment) e attività formativa finalizzati alla valutazione delle competenze e l’elaborazione di un patto formativo individuale in cui è incluso il riconoscimento dei crediti su specifici assi culturali. Il sistema sviluppato è stato sperimentato su un campione di sei CTP (centri territoriali permanenti) e centri sede di corsi Serali ubicati al Nord, Centro e Sud Italia, per un totale di 112 corsisti.

PICA – validazione delle competenze sviluppate attraverso i Percorsi Innovativi di Cittadinanza Att

Il Comune di Roma ha avviato – in collaborazione con ISFOL – un dispositivo per la validazione dell’esperienza a beneficio di giovani volontari impegnati nei Percorsi di Cittadinanza Attiva (PICA), ovvero in percorsi di tirocinio semestrali destinati a giovani tra i 18 e i 28 anni da svolgersi all’interno dell’amministrazione comunale.

Progetto ATTITUDE- Il volontariato per accrescere le competenze e rafforzare le capacità trasversali

ATTITUDE è un progetto sostenuto da Provincia di Milano finalizzato a selezionare e certificare gli apprendimenti formali, non formali e informali di 100 volontari operanti sul territorio. Il modello di certificazione utilizzato è quello istituzionalizzato da Regione Lombardia in relazione al Quadro Regionale degli Standard Professionali – QRSP, al fine di valorizzare le competenze spendibili sul mercato del lavoro.

EVVIVA – Esperienza e Valore dei Volontari: Insieme Valorizziamo gli Apprendimenti

EVVIVA è un progetto di ricerca-azione coordinato dal centro servizi del volontariato della Provincia di Milano e finalizzato ad esplorare nelle associazioni di Milano e provincia la presenza di pratiche e strumenti per la valorizzazione degli apprendimenti maturati nel contesto del volontariato e speirmentare, nelle associazioni, strumenti di individuazione e documentazione delle competenze acquisite dai volontari.

Sistema di Certificazione Regione Piemonte

La Regione Piemonte attraverso il “Manuale per la certificazione delle competenze e la concessione dei crediti” approvato con il D.D. 172 del 28/03/2011 in attuazione degli indirizzi della d.g.r. n. 152-3672 del 02/08/2006 e s.m.i. ha formalizzato una procedura di certificazione delle competenze.

Il Manuale descrive le procedure necessarie a garantire una uniforme modalità di accertamento, validazione e certificazione delle competenze in esito ad attività formative, incluse le attività formative svolte in apprendistato. Inoltre, nel manuale, è richiamato anche processo di certificazione degli apprendimenti non formali e informali.

Sistema di Certificazione Regione Veneto

La Regione del Veneto ha formalizzato il proprio sistema di validazione degli apprendimenti non formali e informali con la Delibera n. 2895 del 28/12/2012 “Approvazione Linee Guida competenze

Linee Guida per la validazione di competenze acquisite in contesti non formali e informali” e con il D.Lgs 13 del 18/02/2013 “Certificazione Competenze”. Il sistema prevede un modello operativo in cui sussistono due servizi tra loro integrati e interdipendenti: il Servizio di supporto nella costruzione del dossier e il Servizio di validazione delle competenze.

Validazione apprendimenti e riconoscimento CFU

Nell’ottica di favorire il lifelong learning, l’Università di Roma Tre garantisce allo studente che abbia maturato un’esperienza lavorativa coerente con gli obiettivi formativi del Corso di Studi in Formazione e Sviluppo delle Risorse Umane, il diritto di richiedere il riconoscimento degli apprendimenti (conoscenze e competenze) acquisiti nell’attività professionale e l’esonero da attività formative (CFU), rivolgendo una specifica richiesta alla Presidenza del Corso di Studio. La procedura – ispirata all’approccio VAE di derivazione francese – è centrata sull’ accompagnamento alla elaborazione del dossier, per accogliere, orientare, valutare l’ammissibilità della domanda e per sostenere il processo di analisi delle competenze acquisite utilizzando come standard i risultati di apprendimento previsti dal corso di studio/insegnamento. La valutazione è invece in capo ad una commissione che delibera o nega il riconoscimento CFU.

Progetto MOIRC per il riconoscimento e la certificazione delle competenze

Il progetto – finanziato nell’ambito del fondo sociale Europeo – ha sviluppato e sperimentato un sistema di riconoscimento dell’apprendimento acquisito in contesti informali e non formali destinato a studenti lavoratori in ingresso a cinque corsi di studio dell’Università di Padova.

La validazione degli apprendimenti pregressi s’intende finalizzata al riconoscimento di crediti formativi (con conseguente esonero da specifiche attività formative previste dal piano di studi) e utilizza come standard di riferimento i risultati di apprendimento associati ai corsi di studio e ai singoli insegnamenti.

Valutazione e attestazione delle competenze nell’edilizia – sistema Formedil

A partire dal 2006 FORMEDIL (Ente per la formazione e l’addestramento professionale nell’edilizia) si è dotato di un sistema di valutazione e attestazione delle competenze del settore edile acquisite in contesti formali, non formali ed informali.

Il servizio viene offerto dalle Scuole edili che supportano il candidato nell’identificazione delle competenze e la produzione di un dossier di evidenze che viene valutato nell’ambito di un colloquio. Le competenze validate sono registrate nel libretto formativo del lavoratore edile e in banca dati con valore e spendibilità sul territorio nazionale.

Sistema Regionale di Formalizzazione e Certificazione delle competenze – Regione Emilia Romagna

La Regione Emilia Romagna ha formalizzato la propria procedura di certificazione delle competenze (SRFC) attraverso la Delibera della Giunta Regionale del 19/04/2006 n.530, integrata/modificata con delibera di GR. 739/2013. Il sistema permette alle persone di formalizzare e certificare le competenze acquisite non solo in esito a percorsi di formazione, ma anche attraverso l’esperienza lavorativa.

Sistema di Certificazione Regione Lombardia

La Regione Lombardia ha formalizzato la propria procedura di certificazione delle competenze attraverso il Decreto 9380 del 22 ottobre 2012.

Il sistema di certificazione delle competenze formalizzato, prevede anche la validazione e l’attestazione di apprendimenti acquisiti in contesti non formali e informali, processo attivato esclusivamente da enti accreditati per i servizi al lavoro.

Sistema di Certificazione Regione Toscana

Nel modello della Regione Toscana, ai sensi del “Disciplinare per l’attuazione del sistema regionale delle competenze previsto dal Regolamento di esecuzione della L.R. “32/2002”, allegato A – Testo coordinato con le modifiche approvate con DGR n. 731/2010 e DGR 591/2011, sono distinti tre processi: Processo di descrizione delle competenze, Processo di validazione delle competenze acquisite in contesti di tipo non formale e informale, Processo di certificazione delle competenze. I 3 processi sono tra loro interdipendenti nel senso che pur mantenendo una propria autonomia possono anche essere sequenziali.

RECORDING – Professional experience

Progetto finalizzato a sperimentare l’applicazione del “libretto formativo del cittadino” su apprendisti in aziende del settore logistico-trasporti o preposti a mansioni logistiche e commerciali al fine di individuare,descrivere e validare competenze acquisite in contesti di apprendimento non formali.

Progetto “COMP.CARD”

Il progetto, realizzato nell’ambito del Programma LLP Leonardo da Vinci TOI, è finalizzato a progettare e sperimentare strumenti per la valorizzazione e la messa in evidenza di apprendimenti non formali acquisiti da adulti con bassa scolarizzazione e qualificazione professionale al fine di migliorarne la professionalità e l’occupabilità. In particolare il progetto intende promuovere il diritto riconosciuto ai lavoratori di poter attraversare le differenti aree geografiche ed i differenti sistemi produttivi lungo tutto l’arco della propria vita, senza disperdere le acquisizioni e le competenze che costituiscono l’identità professionale e il diritto della persona a capitalizzare e spendere le proprie acquisizioni professionali.

Progetto “DOMINO”

Progetto finalizzato all’applicazione del Libretto Formativo nell’ambito di un’azione più ampia rivolta al tessuto industriale umbro e volta a migliorare i livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e la gestione integrata di qualità, sicurezza e ambiente influendo principalmente sulle competenze dei lavoratori.

Progetto “ZENITH 3”

Progetto finalizzato a validare e certificare competenze di lavoratori operanti nelle aziende del settore alimentare al fine di migliorarne la professionalità e l’occupabilità anche in una logica di lifelong learning.

“Libretto Formativo e Apprendistato”

Progetto rivolto ad apprenditi e finalizzato a rilasciare ad ogni apprendista un Libretto Formativo Personale in cui riportare apprendimenti acquisiti in contesti formali, non formali e informali al fine di migliorare l’occupabilità dei soggetti e accrescere le opportunità di inserimento lavorativo.

Libretto Formativo del Lavoratore – Sicurezza sul Lavoro

La pratica prevede la registrazione sul Libretto Formativo del cittadino delle competenze formali e non formali in materia di sicurezza sul lavoro acquisite dai lavoratori attraverso percorsi formativi e nell’ambito dello svolgimento delle proprie mansioni.

“Libretto di formazione per l’Apprendistato”

Validazione degli apprendimenti non formali conseguiti da appendisti assunti in diverse imprese di produzione della Provincia di Ancona e rilascio del Libretto di formazione per l’apprendistato (in attesa dell’introduzione formale del Libretto Formativo del cittadino da parte della Regione Marche).

Progetto “Nuove Strategie Formative per la Riqualificazione di Lavoratori in Mobilità”

Organizzazione ed erogazione di percorsi formativi professionalizzanti per lavoratori in mobilità del settore meccanico le cui competenze, acquisite durante l’attività formativa, vengono poi trascritte nel Libretto Formativo del Cittadino

Progetto “Nuove competenze per l’occupabilità”

Progetto di riqualificazione professionale rivolto a lavoratori in mobilità operanti in diversi settori produttivi della Provincia di Padova e per i quali è prevista, al termine del percorso di riqualificazione, l’applicazione del Libretto formativo del cittadino.

Progetto EMPOWERMENT

Progetto finalizzato all’attivazione di percorsi individualizzati di orientamento e di empowerment per soggetti con disabilità certificata al fine di favorirne l’inserimento lavorativo e l’inclusione sociale.

Cert’app

Progetto finalizzato a sperimentare un modello per il rilascio di attestati di competenza in esito ai percorsi di apprendistato professionalizzante attraverso la validazione di apprendimenti acquisiti in contesti non formali. La sperimentazione si è riferita a 12 profili professionali definiti dai CCNL (anche cross tra i diversi sistemi imprenditoriali coinvolti) e declinati rispetto alle competenze previste dal Quadro regionale degli standard professionali.

Eco Umbria

Progetto finalizzato a garantire la sostenibilità ambientale all’interno delle imprese di produzione attraverso la formazione di competenze qualificate dei dipendenti e la loro trascrizione e formalizzazione all’interno del Libretto Formativo del cittadino.

Certificazione sicurezza agro-alimentare

Pratica finalizzata a valutare e certificare le competenze (formali e non formali)riferite alla sicurezza e igiene degli alimenti di occupati nel settore agroalimentare e nella trascrizione delle stesse all’interno del Libretto Formativo del cittadino

Libretto formativo e Master Universitari

La pratica consiste nell’introduzione di processi di validazione degli apprendimenti non formali all’interno di specifici Master Universitari dell’Università di Genova (innovazione tecnologica, generazione di energia,sostenibilità e trasporti, impianti nucleari,international business leadership, ICT, gestione ambiente marino, oceanic engineering, management turistico-culturale, qualità e sicurezza alimentare) e in una successiva trascrizione delle competenze acquisite e validate all’interno del Libretto Formativo del cittadino anche in funzione di acquisizione di CFU.

Progetto “Competenti per Competere”

Progetto finalizzato ad ideare e sperimentare un modello di rilevazione, riconoscimento e certificazione delle competenze di lavoratori in mobilità del settore del tessile-abbigliamento e calzature al fine di migliorare l’occupabilità delle risorse umane e la qualità dell’offerta formativa.

Progetto “SECURUMBRIA 2”

Applicazione sperimentale del Libretto Formativo per registrare apprendimenti formali e non formali di persone occupate in imprese del comparto energie rinnovabili e agricoltura sostenibile in funzione di un incremento della loro professionalizzazione e occupabilità.

Certificazione delle competenze Decathlon

Progetto finalizzato alla costruzione di un modello per riconoscere i percorsi di apprendimento formale e non formale sviluppati dal personale di vendita di Decathlon, come crediti formativi universitari.

C.E.E.I.S. Conoscere ed essere attraverso l’esperienza: un incontro tra sistemi

Il progetto C.E.E.I.S. riprende gli spunti del Programma Operativo FSE “Obiettivo Competitività regionale e occupazione” 2007-2013 della Regione Veneto. È finalizzato a sperimentare un modello, trasversale rispetto ai diversi settori produttivi, che consenta di riconoscere e certificare le competenze acquisite in contesti di apprendimento non formali ed informali e che favorisca l’integrazione tra il sistema di istruzione, formazione e lavoro. Professionisti dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro (destinatari diretti del progetto) accompagnano nei processi di Riconoscimento e Validazione delle Competenze i destinatari finali individuati presso aziende del settore metallurgico.

AgEn-future – Agroenergy for the future: a challenge for the southern european areas

Il progetto

Gli obiettivi specifici del progetto sono:

– aiutare i partecipanti a ottenere la relativa esperienza nell’area delle energie rinnovabili

– arricchire le conoscenze e sviluppare nuove competenze.

Il progetto AgEn future punta a formare lavoratori della filiera agroenergetica in grado di integrare la produzione agricola con quella di energie rinnovabili. Tali lavoratori hanno l’opportunità, grazie al progetto, di conoscere un network italiano e straniero che può dare loro supporto nell’inserimento lavorativo nel settore una volta terminato il tirocinio. L’esperienza all’estero darà inoltre l’opportunità di apprendere una lingua straniera e di comprendere i meccanismi di lavoro e di mercato esteri, elementi fondamentali in un settore fortemente transnazionale.

I tirocini si realizzeranno con uno schema di flussi per paese. Circa 10 tirocini saranno realizzati nel periodo che va dall’1/03/2012 al 30/06/2012 e i restanti tra l’1/10/2012 e il 31/03/2013. Questo consentirà di preparare i partecipanti prima della partenza, monitorarli per tutto il periodo e validare le competenze acquisite al rientro.

INFORM.EDU – Riconoscimento e validazione apprendimento informale e non formale nel sistema dell’istruzione

Il progetto INFORMEDU pone l’accento al riconoscimento e la validazione dell’ apprendimento informale e non formale nel sistema dell’istruzione con l’obiettivo di migliorare la professionalità degli adulti, nonché il loro rientro nel sistema educativo, anche attraverso una personalizzazione e una riduzione della lunghezza dei corsi di formazione.

Sviluppo e sperimentazione di un modello per riconoscere, validare e certificare le competenze

Il progetto “Sviluppo e sperimentazione di un modello per riconoscere, validare e certificare le competenze nell’ottica del lifelong learning” (n. 26/2/1/1758/2009) si propone di integrare le specificità dei sistemi di istruzione-formazione lavoro e sperimentare un modello di riconoscimento, validazione e certificazione delle competenze acquisite in contesti informali e non formali. Professionisti del settore di istruzione, formazione e lavoro, dopo attività di sperimentazione e ricerca, accompagnano i destinatari finali con diversi profili professionali in percorsi di riconoscimento, validazione e certificazione di competenze ‘comunque acquisite’. Nel percorso di riconoscimento delle competenze si dedica un’attenzione particolare all’accompagnamento di persone con disabilità.

Competenze per l’utilizzo della LIM

Utilizzo della Lavagna Interattiva Multimediale.

Portfolio del lavoratore ceramico – Libretto Formativo del lavoratore

Sperimentazione di modelli e processi per la validazione e la certificazione di apprendimenti formali e non formali dei lavoratori del comparto ceramico trascrivibili successivamente nel Libretto Formativo del cittadino

Apri la Porta, Adelante, Adelante

La Caritas Diocesana di Verona in collaborazione con le Caritas diocesane di Trento e Bolzano-Bressanone ha promosso, per il periodo 2009-2010, due progetti che prevedono l’impiego di volontari in Servizio Civile: il progetto “Apri la Porta”, che intende intervenire a sostegno delle seguenti categorie di persone svantaggiate quali immigrati, persone senza fissa dimora, soggetti affetti da patologie psichiche nelle provincie afferenti alle diocesi sopra menzionate, ed il progetto “Adelante-Adelante”. Questo progetto si propone in particolare l’attuazione dei seguenti interventi: prevenzione dei rischi di devianza e dispersione scolastica nei confronti dei minori; incremento delle competenze relazionali nei minori; accompagnamento e supporto alla genitorialità; sensibilizzazione sui problemi sociali; promuovere uno stile di vita sostenibile; informazione e formazione sui temi del dialogo interculturale e della cooperazione Internazionale.

Per tutti coloro che hanno concluso il Servizio Civile nei progetti delle annualità passate (2009-2010) e per coloro che lo concluderanno nel progetto in corso, è previsto il rilascio di un attestato da parte di Caritas Italiana in cui vengono riportate le competenze che vengono conseguite nel servizio svolto. Tale Modello è stato consegnato all’UNSC da Caritas Italiana. Il riconoscimento e la certificazione delle competenze mediate attestato è curato dall’Ente terzo CGM – Consorzio Nazionale della Cooperazione di Solidarietà Sociale “Gino Matterelli”.

Caschi Bianchi

La ‘Rete Caschi Bianchi’ è un organismo costituito nel 1998 al fine di mettere in collegamento iniziative ed esperienze di organismi italiani impegnati a promuovere e sviluppare forme di intervento civile in contesti di crisi e conflitto. La Caritas è, insieme a Gavci, Associazione Papa Giovanni XXIII e Volontari nel mondo-FOCSIV, firmataria di un accordo siglato nel 2001 un accordo specifico che prevede l’elaborazione di un progetto di “Servizio civile in missioni umanitarie e corpi civili di pace – Caschi Bianchi”.

Il Bando 2010 per il Servizio Civile all’estero promosso da Caritas Italiana si inscrive in tale contesto; le attività previste verranno svolte in Sierra Leone, in Burundi e nel Gibuti. La rete dei soggetti coinvolti include i seguenti Enti: Fondazione Peppino Vismara, Associazione amici Sen. Giovanni Spagnoli ONLUS,Università di Makeni, Radio Maria Sierra Leone, Congregazione Sorelle di Maria Immacolata. Le competenze acquisite nel corso dell’esperienza nella Rete Caschi Bianchi possono essere sono certificate dalla Caritas Italiana e da CGM – Consorzio Nazionale della Cooperazione di Solidarietà Sociale.

FAIR – For a new recognition of skills informally and non formally developed in the fair trade sect

FAIR – For a new recognition of skills informally and non formally developed in the fair trade sector – è un progetto finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma comunitario Leonardo da Vinci – seconda fase 2000-2006 – Misura Materiale di Riferimento. Il progetto nasce dall’esigenza di riconoscere le competenze apprese al di fuori dei percorsi di apprendimento formale e di riconoscere il ruolo ormai crescente del terzo settore che offre la possibilità di acquisire competenze professionali attraverso le attività di volontariato e le opportunità lavorative e di impiego.

Guidance in the workplace

Il progetto si pone l’obiettivo di trasferire conoscenze in merito agli sviluppi dei servizi di consulenza di carriera e orientamento ai lavoratori occupati e alle opportunità di formazione disponibili per gli operatori di orientamento che lavorano con i datori di lavoro, con una particolare attenzione al ruolo che gli orientatori possono svolgere per lo sviluppo di un sistema di riconoscimento delle competenze acquisite in modo non formale e informale.

Highlight the competences

Il progetto mira a contribuire allo sviluppo del sistema europeo ECVET di trasferimento dei crediti formativi, in particolare promuovendo trasparenza e comparabilità delle qualifiche professionali come pure trasferibilità, validazione e riconoscimento degli apprendimenti maturati in contesti formativi formali, informali e non formali, nei differenti Paesi e ai diversi livelli, a supporto della mobilità professionale e geografica. Il settore di attività economica su cui è focalizzato l’intervento è quello della cooperazione di servizi, in particolare, i segmenti di questa che si occupano di servizi di pulizia e logistica (movimentazione merci). Le qualifiche professionali interessate dal progetto sono il “Responsabile di cantiere nei servizi di pulizie” e il “Responsabile di cantiere nei servizi di logistica”.

Il Nostro Valore

Il progetto “Il Nostro Valore” è stato promosso dalla Società Napoli Servizi s.p.a. e si è proposto di progettare e realizzare una mappatura delle competenze aziendali per formalizzare la conoscenza delle diverse componenti del capitale umano presente in azienda, anche in funzione di un’implementazione di un sistema di gestione per competenze. Le azioni sviluppate dal Progetto, ed il dispositivo del Libretto rilasciato, sono state identificate con una sorta di “biglietto da visita” che può aiutare persone che devono entrare o rientrare nel mercato del lavoro favorendo quindi l’occupabilità di un target debole qual è quello dei lavoratori socialmente utili.

Investing in People

Il progetto è intervenuto per favorire l’occupazione dei lavoratori “over 45” e delle persone diversamente abili, attraverso il riconoscimento e la validazione delle competenze acquisite in contesti non formali e informali. L’iniziativa ha sperimentato un modello di validazione delle competenze dei lavoratori già sperimentato e in uso nei Paesi Bassi. Il modello denominato VPL (Validation of Prior Learning) utilizza diversi strumenti tra i quali, l’orientamento, il bilancio e la validazione delle competenze, la formazione individualizzata e il supporto all’inserimento lavorativo. La sua applicazione prevede l’analisi della realtà produttiva e delle persone che vi operano; l’elaborazione di profili funzionali e la definizione di indicatori di competenze relativi a questi profili; l’impostazione di processi di valutazione delle competenze sulla base di questi indicatori e la validazione delle competenze valutate. Le attività sono state rivolte, nella fase sperimentale, alle aziende partner: Lube di Treia, Fileni di Cingoli e Falc di Civitanova Marche e successivamente ad altre imprese del territorio maceratese interessate alla valorizzazione delle risorse umane in relazione ai fabbisogni aziendali.

KOINE’ – L’integrazione degli immigrati nella società locale e nell’impresa

Il progetto si è proposto di individuare ed agire sui fattori che determinano la debolezza sociale del lavoratore immigrato extracomunitario e ne condizionano la carriera lavorativa.

Nel suo contesto, è stata realizzata la sperimentazione di una procedura per il riconoscimento delle competenze per l’acquisizione del diploma di terza media e la messa a punto di un modello per il riconoscimento delle competenze per assistenti familiari.

LabOBs learning abities observatories – Un modello comune per attività di educazione non formale in

Il progetto intende definire gli indicatori e le modalità di monitoraggio e valutazione in grado di portare a un riconoscimento formale delle competenze acquisite in maniera non formale sia dagli individui sia dai gruppi, impegnati nei Circoli di Studio e Club Tematici. I suoi obiettivi sono:

– Esplorare le possibilità di convalida di modelli diversi di apprendimento non formale nell’età adulta, nei Circoli di Studio e Club Tematici/ Thematic club d’usagers;

– Analizzare le 8 competenze chiave indicate dall’UE come base per ogni apprendimento;

– Promuovere l’empowerment degli adulti che desiderano proseguire la formazione lungo tutto il corso della vita;

– Definire gli indicatori e le modalità di monitoraggio e valutazione in grado di portare a un riconoscimento formale delle competenze acquisite in maniera non formale sia dagli individui sia dai gruppi.

LLP Sport –Sistema nazionale di qualifiche dei tecnici sportivi

Il progetto intende rappresentare il modello di riferimento per il conseguimento delle qualifiche degli operatori sportivi, e in modo particolare per quanto attiene alla formazione dei tecnici delle Federazioni Sportive Nazionali (FSN) e delle Discipline Sportive Associate (DSA) che pone al centro le competenze e definisce i livelli delle qualifiche in rapporto con i profili di attività, indipendentemente dai percorsi intrapresi per conseguire le qualifiche stesse.

Maieuta

Il progetto sperimenta formule di reinserimento nel mondo lavorativo degli Over 40 partendo da un semplice presupposto di Filiera e concorrendo al miglioramento dei sistemi di istruzione e formazione professionale con lo sviluppo, la condivisione e la diffusione di pratiche per l’accertamento, la valutazione e la validazione delle competenze VPL ovunque e comunque acquisite, attraverso l’utilizzo di strumenti come il Libretto Formativo, l’Europass CV riconosciuta a livello istituzionale in funzione di qualifiche professionali e titoli di studio.

M.O.S.A.I.C.O.

Il Progetto è stato realizzato con gli obiettivi seguenti:

– Identificare un modello prototipo di certificazione delle competenze acquisite in contesti informali e non formali;

– Sperimentare il modello all’interno di uno o più contesti aziendali rappresentativi in modo da verificare la funzionalità degli strumenti e degli standard elaborati, ma anche la loro tenuta e utilità all’interno del più complessivo processo di gestione e miglioramento delle risorse umane che il modello di certificazione deve accompagnare e ottimizzare;

– Garantire trasferibilità al modello, attraverso la sua sistematizzazione e disseminazione, in modo da potenziarne gli effetti di ricaduta sul sistema e usufruendo della possibilità di ottimizzarlo acquisendo pareri e contributi di ampliamento da parte dei potenziali utilizzatori, secondo una logica di community.

MOSE – An Innovative Training MOdel for Social Enterprises Professionals/Qualifications

Il progetto rivolge la propria attenzione al Terzo Settore attraverso lo studio e la definizione di un modello di formazione professionale per i manager dell’impresa sociale. Tale modello, intende valorizzare le esperienze pregresse riconosciute come best practice, e da esse partire per definire percorsi formativi integrati dove coesistono e si completano l’approccio formale e quello non formale, al fine di creare sistemi di gestione più adeguati allo sviluppo di impresa sociale a livello europeo.

NETWORK-Sistema integrato per i servizi di cura e assistenza domiciliare

Il Progetto Network è nato dalla necessità di creare a livello locale un sistema regolativo del mercato dei servizi di cura e assistenza a domicilio rivolta a anziani e bambini da 0 a 3 anni, con l’intento di conferire agli enti pubblici un ruolo di primo piano. L’idea di fondo è stata di qualificare l’azione dei molteplici segmenti costitutivi tale mercato, individuando un modello che fosse in grado di ricondurre le specifiche operatività all’interno di un quadro organico a base reticolare.

P.A.R.I. 2007

Il progetto ha avuto come finalità quella di favorire la costruzione di regole e meccanismi utili alla rilevazione e alla validazione delle esperienze maturate in ambiti non formali, per il target degli assistenti familiari.

RAP-VPL

Il progetto RAP-VPL si è ispirato ad una sperimentata esperienza olandese di applicazione nazionale ed internazionale del modello di validazione delle competenze VPL (Validation Of Prior Learning). 46 giovani volontari del Servizio Civile di Roma Capitale che hanno partecipato ai due progetti denominati “Salvaguardia e Valorizzazione dei Beni culturali del Centro storico di Roma” (40 giovani volontari) e “Periferia Verde 2” (6 giovani volontari), sono stati i beneficiari diretti della attività di sperimentazione della metodologia di validazione delle competenze ispirata al modello VPL.

Rear Window – Transparent Qualifications In The Engineering Sector

Il progetto si è posto l’obiettivo di elaborare strumenti di riconoscimento e comparazione di competenze e qualifiche dei lavoratori del settore metalmeccanico, anche in mobilità, al fine di favorire l’efficace inserimento lavorativo dei lavoratori provenienti da paesi diversi, in possesso di attestazioni o competenze acquisite in contesti informale e non formali non riconosciute.

Arci dispositivo di validazione per il Servizio Civile Nazionale 2010-2011

A partire dal 2009, ARCI ha messo a punto un sistema di certificazione delle competenze, dapprima in via sperimentale. In seguito al successo ottenuto, tale modello è stato poi messo a regime. Il Modello per la certificazione delle competenze acquisite con il Servizio Civile è stato delineato da ASVI – School of Management (Istituzione di formazione sociale attiva nel settore della formazione con particolare riferimento al settore del non profit) con l’obiettivo specifico di certificare le competenze acquisite nel corso del Servizio Civile volontario.

St-Art Up. Scegliere il futuro sperimentando il presente

Il progetto sviluppa un percorso per la valorizzazione, la validazione e la certificazione delle competenze dei ragazzi e dei giovani, conseguite in contesti non formali e informali (ad esempio presso le Officine della Creatività e le Officine dell’Informazione della Rete nord Milano per i giovani che producono insieme musica, danza, teatro, giocoleria, street-art, skate, video, radio, web).

Talenti di cura

“Talenti di cura” è incentrato sul trasferimento al contesto italiano del sistema di individuazione, riconoscimento e validazione delle competenze acquisite on the job dagli operatori addetti all’assistenza ad anziani e disabili utilizzato in Francia (VAE). Le azioni del progetto sono state rivolte a favore di persone che avessero lavorato come badanti e che fossero desiderose di ricollocarsi o anche collocarsi per la prima volta sul mercato del lavoro dopo aver maturato esperienze nella cura alla persona, anche in seno alla famiglia di origine.

TIPEIL- Transfer of an Innovative Portfolio to Evaluate Informal learning

Il progetto si è focalizzato sulla valorizzazione delle competenze che giovani e adulti, occupati o inoccupati a rischio di esclusione socio-economica hanno acquisito in contesti non formali e informali. Partendo dai risultati conseguiti nell’ambito di due precedenti interventi transnazionali (E.G.E.I.S e INTRA), il progetto si è posto come obiettivo prioritario il trasferimento del Modello e della Metodologia del Portfolio Digitale, unitamente a quello di facilitarne l’adozione attraverso attività di sperimentazione, formazione-informazione e coaching rivolte ad operatori specializzati.

Trasforbuilding

“Trasforbuilding” è un progetto dedicato a lavoratori del settore delle costruzioni, a persone in transizione da un sistema di formazione all’altro e da una situazione di apprendimento informale e non formale ad una formale. Per via del settore specifico, il target è stato costituito potenzialmente anche da stranieri e da persone in mobilità nel territorio europeo. La fase di sperimentazione ha coinvolto 171 persone. Il progetto ha convalidato le competenze in ambito edilizio, attraverso procedure di assessment, consistenti nella realizzazione pratica di opere in muratura.

Understanding different cultures, the key to uniting Europe

Il progetto mira a sensibilizzare i giovani ai temi della cittadinanza e dell’unificazione europea e a fornire occasioni di partecipazione attiva alla costruzione dell’Europa certificando il proprio profilo.

VALID-INFO

Il progetto VALID-INFO ha sviluppato uno strumento (già sperimentato in altri settori) di auto-valutazione e promozione dell’apprendimento non formale ed informale per la professione di mediatore interculturale ed uno strumento di auto-valutazione e promozione dell’apprendimento non formale ed informale per la professione di responsabile dell’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate. La finalità di tale sviluppo è quella di facilitare L’identificazione, la valutazione e la valorizzazione delle competenze acquisite dalle persone troppo spesso ai margini della società; modernizzare e aggiornare i profili professionali nel settore sociale; promuovere l’autovalutazione come approccio per aumentare l’autopotenziamento individuale e il riconoscimento sociale delle competenze.

VALEW Model Guidelines. How to validate learning at work

Il progetto, rivolto a studenti in mobilità e lavoratori, mira a sviluppare un modello di certificazione delle competenze acquisite in ambienti di apprendimento non formale e informale (in particolare nei luoghi di lavoro, in apprendistato o in mobilità professionale) con learning outcomes e livelli di apprendimento (EQF) differenti.

Woodport

Il progetto trasferisce i risultati del progetto “DEWEBAS” riguardanti la figura professionale dell’addetto del settore legno-arredo, il relativo modello di certificazione delle competenze e le procedure di validazione. Nell’ambito del progetto si è proceduto all’adattamento del portfolio delle competenze, elaborando un modello comune condiviso di certificazione delle competenze informali, formali e non formali per il settore di riferimento.

 

CAST- Competenze Ambiente e Sicurezza Territoriali

Il progetto è volto a delineare e sperimentare un dispositivo di validazione delle competenze comunque acquisite dalle persone nel corso della loro vita lavorativa. La sperimentazione del modello di validazione messo a punto avverrà principalmente nel contesto del settore della sanificazione, post-control e igiene ambientale e nel settore amministrazione e servizi amministrativi.  

Certification Of Executives And Volunteers Of Non-Governmental Organizations

Il Progetto ha come target i lavoratori ed i volontari impiegati nelle organizzazioni non governative. Esso si pone come obiettivo quello di dar vita ad una metodologia che permetta la certificazione delle competenze informali e non formali acquisite con l’esperienza diretta in particolare da dirigenti e volontari di ONG, al fine di rendere tali competenze spendibili nel mondo del lavoro ed in campo accademico. Si prevede in totale la certificazione di 50 utenti. 

Give Competence a Chance

Il progetto intende favorire l’integrazione socio-economica dei gruppi di migranti e promuovere il miglioramento della condizione delle donne nel mercato del lavoro, attraverso la creazione di sistemi per il riconoscimento di competenze e qualifiche al momento dell’ingresso in contesti lavorativi stranieri.  

I CARE – Informal Competences Assessment And Recognition For Employment

Il progetto, che intende trasferire la metodologia sviluppata nel contesto del progetto TIPEIL, è finalizzato a promuovere procedure di riconoscimento e validazione delle competenze acquisite in contesti informali e non formali di apprendimento e di messa in trasparenza delle qualifiche, nel quadro di framework comuni come l’EQF e l’ECVET, con particolare riferimento ai “white jobs”, ovvero ai mestieri di cura e assistenza alle persone. 

Oltre le competenze formali nel lavoro sociale

Il progetto è volto a mettere a punto metodologie efficaci per l’identificazione, il riconoscimento, la validazione e la certificazione delle competenze acquisite al di fuori del sistema formale dell’istruzione/formazione professionale, dagli operatori delle cooperative sociali, impegnati in ruoli di coordinamento e gestione delle risorse umane e dei servizi. 

PEIRA – Recognition And Development Of Vocational Education And Training Competencies

Peira è un progetto che intende sviluppare: un modello di validazione delle competenze apprese in via non formale e informale che include standard professionali e le relative competenze; modalità di integrazione, riconoscimento, certificazione e incremento della valorizzazione delle competenze acquisite in contesti non formali ed informali; linee guida per l’implementazione di materiale didattico relativo ai settori educativi e formativi e raccomandazioni operative per altri settori. 

Prodomo

Il progetto si propone di contribuire, attraverso un’offerta formativa, alla valorizzazione e allo sviluppo dei servizi di assistenza domiciliare alle persone. L’intendimento è quello di collegare l’esperienza acquisita dagli enti locali nell’offrire servizi alle persone innovativi e qualificati attraverso un moderno modulo gestionale del servizio di assistenza domiciliare rivolto alle persone anziane ed agli adulti non autosufficienti con l’esigenza di governare la necessità di formazione e sviluppo di competenze e di saperi di quelle numerose figure lavorative, in parte donne immigrate, che svolgono un ruolo di “assistenza domiciliare privata” non sempre con una occupazione stabile e regolare ma il più delle volte con una occupazione saltuaria o precaria.  

Saperi costruttivi

Il progetto intende creare un modello di validazione a valenza nazionale per il settore edile. Si rivolge ad adulti inoccupati e/o disoccupati e/o occupati che intendono acquisire un titolo di studio o una qualifica o ottenere una convalida/certificazione delle competenze acquisite in ambiente di lavoro.

 

Transparency For Mobility In Tourism

Il progetto è finalizzato allo sviluppo e alla sperimentazione di metodologie e strumenti di messa in trasparenza e certificazione delle competenze e delle qualifiche nel settore della ricettività e della ristorazione attraverso l’adattamento, lo sviluppo e il trasferimento di Buone prassi identificate nei prodotti fanali di due progetti realizzati e conclusi nella precedente programmazione Leonardo da Vinci ossia: Ecfvet in Food e New Hospitality. 

VQTS Transfer

L’iniziativa prevede l’implementazione ed il trasferimento nell’ambito del settore della meccanica di un dispositivo mirato a facilitare la messa in trasparenza delle competenze ed il riconoscimento dei crediti in percorsi di mobilità transnazionale ed in sistemi socio-economici differenti dal punto di vista geografico ma accomunabili relativamente ai settori produttivi ed alle aree di competenza relative alle professionalità in esse operanti.  

Progetto RI-TENTA

Il progetto è finalizzato all’attivazione di percorsi individualizzati di orientamento e di empowerment per giovani (16-25 anni) a rischio di emarginazione ed esclusione sociale della Provincia di Verona. L’obiettivo prioritario è stato quello di sviluppare competenze che permettessero ai giovani di gestire in modo

autonomo e consapevole i cambiamenti e le scelte personali anche in funzione della ricerca di un impiego. 

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